INFERNO

Da subito la Divina commedia ha stimolato commentatori. La densità figurale del testo necessita di aiuto per il lettore. In questa raccolta si possono leggere e confrontare cinque tra i commenti migliori del Trecento a partire da quello del figlio di Dante, Jcopo, che ha chiosato l’opera del padre già nel 1322, a un anno dalla sua morte, per arrivare all’impegnativo e fondamentale commento di Francesco da Buti sullo scorcio del Trecento. I commenti antichi sono essenziali per la comprensione del sommo poema. Questo perché si tratta di letterati vicini alla spiritualità di quei tempi. E se c’è un’opera che respira profondamente la spiritualità del suo tempo questa è proprio la Divina commedia.

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